martedì 28 dicembre 2010

Natale Lato B

Il Lato B del Natale si mostra verso mezzanotte. Quando satolla di cibo e affetto stai per tornare a casa tua, happy family al seguito. Ha l'aspetto di due uomini arrabbiati. Ha l'odore del troppo alcool bevuto. Ha il rumore di colpi ora secchi, ora soffocati. Ha la voce di tuo marito, di tuo padre, di tuo fratello, che cercano di dividere, calmare, parlare. Ha il volto tumefatto di un uomo che di pugni ne ha presi un sacco e ancora ne prenderebbe, se non ci fossero di nuovo tuo marito, tuo padre, tuo fratello che trattengono, parlano, blandiscono. Ha la voce dell'operatore del pronto intervento, che chiami perché almeno un'ambulanza arrivi. Ha il suono del tempo, quanto tempo, che passa. Mentre uno piange, mani e volto piene di sangue. L'altro che aspetta fermo e racconta senza fermarsi un attimo. Di anni-giorni-ore spesi a lavorare. Del suo rancore verso l'altro, le sue sbronze, la sua violenza. Non diversa da quella che sente dentro lui, adesso.
E poi ci sei tu. Che mentre il tempo scorre senza nessuno in arrivo, ti avvicini al bar ancora aperto e chiedi due camomille o due thè, qualcosa di caldo per loro. Paghi, certo, mica gratis. E ti senti rispondere no. Che loro a quelli lì, ai marocchini, il thè non glie lo danno. Che lì dentro non ce li vogliono. Che vadano in stazione. Peccato che fino a mezzora prima i loro soldi, quelli con i quali si son pagati le birre e qualunque altra cosa abbiano bevuto, gli siano andati benissimo e non avessero provenienza nè cittadinanza. Te ne vai. Tua madre, su in casa, prepara un thermos. E intanto, finalmente, anche l'ambulanza arriva.

8 commenti:

  1. A me pare che questo sarà sempre più il lato A, prevalente, del natale per i prossimi anni... Più persone ci saranno che, come voi, guarderanno al mondo vedendolo più autentico sarà il Natale di tutti.
    Baci

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  2. Non so mirì. A quell'ora in giro c'eravamo noi e i gestori del bar. Probabilmente qualcun altro avrebbe saputo fare meglio o diversamente. Al momento son state le uniche cose che siamo stati in grado di fare, nell'urgenza del momento e nel tentativo di evitare che uno dei due non rimanesse secco per strada.

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  3. Avete fatto bene, benissimo. Qualche volta capita anche qui nella mia strada, non c'è bisogno che sia natale, basta ceh sia sabato sera... gente che ha alle spalle ore e ore di lavoro e non sa bene dove sbattere la testa. e beve per dimenticare che non sa bene dove andare. Quello stronzo del bar, potevi almeno dirglielo, e poi,. scusa, che ne sapeva lui se la camonilla era per voi o per loro?!? ciao...maggie

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  4. e certo che glie lo ho detto. ma lui lo sapeva benissimo che era per loro. sono usciti dal suo di locale, ed era a tre metri dal loro ingresso che questi si stavano menando. quindi ci hanno visti benissimo e sapevano altrettanto bene per chi stavo chiedendo qualcosa di caldo. Per questo, quando mi hano detto che nemmeno se glie li pagavo dieci euro l'uno, i thè, me li avrebbero dati, ho risposto loro che fino a mezzora prima non gli faceva schifo servirli, anche se era palese che ne avevano buttato giù davvero tanto di alcool. per lo meno uno dei due.

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  5. Probabilmente ci deve essere un piacere, e neanche tanto sottile, nel vedere un disperato sanguinare, o anche morire davanti al proprio bar. E poi un altro piacere nel mentire, quando si nega di aver visto o sentito. Probabilmente il peggio potrebbe essere passato per chi ha sanguinato e deve la vita a un passante che gli ha teso la mano. Probabilmente il peggio deve ancora venire per chi continua a godere dei frutti che l'odio e l'indifferenza pure offrono. Probabilmente lo spero proprio.

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  6. Avevano visto e sentito perfettamente, questo è il peggio. E continuavano a dirci di lasciare che si ammazzassero, così si toglievano dai piedi una volta per tutte. Tu dici che c'è un piacere anche in questo? Che tristezza!
    p.s. ma lavori in questi giorni?

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  7. Oggi chiudo l'anno lavorativo. E ricomincio il nuovo il 3.

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  8. ok. così forse riesco a farti gli auguri, questa volta.

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