Comunque ieri sera ho visto la Doppia Ora. E va bene che sono in ritardo di qualche settimana su tutte le programmazioni, ma i cineforum funzionano così. Altrimenti sarebbero prime visioni e nella città senza più cinema non avrebbero posto dove andare. E in fondo mi piace anche arrivare con l'aria di quella che forse la sa anche lunga (
divagazioni di Poison sul derrière di Filippo Timi incluse) e mi piace far collezione di sinossi, che leggo comunque alla fine. Anche dopo qualche settimana, cioè. Dopo che han girovagato tra borse e scrivanie, implorando attenzione.
Comunque, il giochino dei numeri mi ha affascinata. Io che coi numeri ci gioco in continuazione, nemmeno dovessi divinare il destino del mondo, e nemmeno li gioco. Comunque il coup de théâtre non me lo aspettavo e mica mi era venuto in mente che Capotondi l'aveva inserito giusto giusto quando il contatore segnava 01:01, che mica li misuro con il cronometro i film, io. Il finale spiazza, ecco. Ma se fosse andato diversamente (e c'erano almeno un paio di opzioni possibili che mi ero prefigurata) ci sarei rimasta male.
Comunque, giusto per dirla tutta, non è che ci farei una malattia per Timi. Invece, anche se concordo con Piazza che Kim Novak era un'altra cosa, le labbra della Rappoport mi hanno ipnotizzata.