venerdì 26 giugno 2009
Ir.riverenza
Mettiamola in questi termini. Una esce di casa la sera comunicando al proprio consorte la dipartita di Farah Fawcett. Nel breve tragitto casa-ristorante i due battibeccano sulla tardiva decisione del buon Ryan O'Neal di convolare a nozze. Lei cita Love Story, il disincantato consorte sostiene invece che è meno oneroso prendere impegni con una moglie in punto di morte che con una in ottima salute e perfettamente in grado di triturargli i maroni per il resto dei suoi giorni. Ogni riferimento, va da sè, non è casuale. Dopo qualche ora, nel corso della quale nè Charlie nè le sue Angels sono state nominate foss'anche una sola volta, i due tornano a casa. La novità, a questo punto, è che Michael Jackson è morto. Anzi è in coma. Anzi no. Anzi. Comunque a lei viene in mente solo Weird Al Jancovic. E non ha nemmeno bevuto.
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non è irriverenza: essere oggetto di parodia è onore che è riservato solo a chi è veramente famoso
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