E comunque dopo due giorni mi sono quasi abituata alle lenti progressive. Praticamente basta che mi ricordi di non sbirciare in basso quando scendo scendo le scale, di non occhieggiare di lato quando parcheggio la macchina, di non alzare gli occhi quando cerco un libro sullo scaffale ed evito qualsiasi senso di nausea. In compenso, devo tener fisso lo sguardo nel centro della lente e girare la testa incurante della cervicale per garantirmi una visione ottimale.
E' proprio all'idea della presbiopia che non riesco a farci l'abitudine. E poi l'allontanare le pagine per riuscire a metterle a fuoco era diventato il mio stretching quotidiano.
Nessun commento:
Posta un commento