1) Si può fare un buon film anche indugiando
sui cliché fatti di pastarelle e guantiere domenicali.
2) Valeria Golino ce l'ha fatta a guarire dal birignao.
E visto che non fa più la figa è anche più bella di quando la faceva.
3) C'è una speranza anche per Riccardo Scamarcio.
4) Non ce n'è nessuna per Anna Falchi.
5) Si può scegliere un attor giovane, anzi giovanissimo
senza farne un odioso emulo di Salvatore Cascio .
6) Si può piangere alla fine di un film
senza che questi sia per forza Love Story
7) Sergio Rubini è bravo davanti e dietro la macchina da presa.
8) Si può indovinare cosa succede a un certo punto della pellicola,
senza però capire il come quella certa cosa è successa
fino alla fine del film.
E non esserne nemmeno delusi.
Anzi.
Ieri sera il menu del cineforum prevedeva L'Uomo nero.
L'ho gustato come si gusta qualcosa
L'ho gustato come si gusta qualcosa
che si assapora poco alla volta.
Senza ingordigia.
Alzandosi da tavola riconciliati, in qualche modo,
con se stessi, prima che con il mondo.
Senza ingordigia.
Alzandosi da tavola riconciliati, in qualche modo,
con se stessi, prima che con il mondo.
sottoscrivo in pieno, ho fatto anche le tue stesse riflessioni sulla falchi e sul bambino...
RispondiEliminabello bello bello. e stranamente non sono riuscita a "recensirlo" nel blog. perchè avevo letto il post di dantés e ho pensato che aveva detto già tutto lui.
RispondiEliminaA proposito, dov'è che devo firmare per "nessunapietàperlafalchi" ?