Illusa eh.
Qui e' un tutto un proliferare di banchetti e mercati, tutti rigorosamente artigianali. E anche se uno ha fatto scorta e sbornia in Fiera, poi nella bancarella ci incappa sempre. Quella cittadina, quella rionale, quella parrocchiale, fino a quella associazionale, basta scegliere una causa, possibilmente persa, che il mercatino diventa tappa obbligata.
Ora, non e' che uno chieda sempre le pantofole di feltro o il sacchetto coi semi di lino. Pero', per favore, la smettiamo di decorare coppi? Che pensavo anche di farne scorta, si sa mai che nella mia vita debba prima o poi rimetter mano al tetto di casa. Pero' col decoupage mi fan pure un po' tristezza.
p.s. tralascio, volutamente, il fatto che a Roma vi siano ben altri mercatini in corso.
Ciarpame, non so come altro definirli.
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