lunedì 17 gennaio 2011

Santantonio

Considerata l'acqua che è venuta in queste settimane, più che il falò quello di quest'anno potrebbe chiamarsi la fümera di Santantonio. Ma non importa. Le fiamme c'erano, il fumo pure - tantissimo -, e poi griglia, vino, pane e tanti amici. Un ponte diretto tra Milano e Reggio Calabria metteva 'nduja e melanzane di fianco a costine e gorgonzola, mentre un panettone king size si scaldava vicino al fuoco. Adesso sappiamo di affumicato dalla testa ai piedi, cappotti, vestiti e capelli inclusi. Il fuoco, là al cantiere, arderà per tutta notte. E domattina, passando, vedremo il fumo che ancora sale dalle braci calde. A sera, in un angolo, qualcuno avrà cominciato a metter via i primi cionchi per l'anno nuovo. Perché Santantonio, qui, si fa così.

3 commenti:

  1. proprio stasera ho visto che fanno così anche da qualche parte in Puglia.
    Mi piace assai questa cosa.
    L'anno prossimo vengo anch'io.

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  2. Da noi si fa da sempre. Questo falò al quale andiamo noi si bruciano i legni di risulta dei lavori dei cantieri edili. Quelli di tutto un anno, voglio dire. Ed è enorme. Ed è una festa dopo le feste. Bella.

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  3. Puglia: la Fòcara di Novoli di Lecce
    http://bit.ly/hPNfcn
    paganesimo puro!
    :ppp

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