La discussione, come spesso accade, parte dal nulla. Dalle domande sul niente della serie
tu-come-definiresti-la-musica-di-tizio-e-quella-di-caio e che si diramano in un'infinita serie di distinguo, che approdano all'unica logica conclusione: che necessità c'è di trovare per forza una definizione, una casella rassicurante nella quale collocare qualcosa o qualcuno?
Appunto.
Ce ne ricorderemo, la prossima volta che avrai qualcosa da ridire sull'ordine della nostra camera, mamma.
Ti hanno fregata. ;)
RispondiEliminaDirei... anche perchè mi sono resa conto, pensandoci, che io ho parlato di cassetti, più che di caselle. da ammazzarmi da sola. :)
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