L'invito viene da Vi_Di e mi piace pensare di non lasciar cadere il filo delle ultime quattro settimane.
Sogni e Desideri, dunque.
Sogno poco, credo. In genere schianto appena toccato il letto e non ho memoria di quel che mi accade nel sonno, se non qualche vaga reminiscenza quando il risveglio mi strappa dal mio giusto riposo.
C'è stato un tempo che pensavo di poter pilotare i sogni. Mi serviva per esorcizzare le paure. Così mi immaginavo le cose peggiori e le più immani disgrazie, svegliandomi spesso in lacrime, credo nella speranza di non viverle nella realtà. Terapeutico, se pure poco riposante.
Ora, invece, dormo e se qualche sogno mi viene a trovare non ne serbo né coscienza né memoria.
Desidero, invece. Desidero spesso, tanto, di tutto. E alla fine credo che sia proprio la capacità di desiderare, coltivata anche attraverso la paziente attesa, quel che dà sapore alle piccole conquiste di ogni giorno. Tanto più preziose tanto più volute.
Credo che i sogni siano un po' come la digestione dei pensieri che hanno alimentato la nostra mente in un certo periodo (una alimentazione ed una digestione che possono essere anche distanti settimane o mesi, e quindi non certo ogni giorno di pensieri per ogni notte di sogni). Detto questo, è per me scontato che una parte dei sogni di una persona derivi direttamente dai suoi desideri, un'altra parte dalle sue paure, e così via. Ritengo quindi che chi desidera "spesso, tanto, di tutto" sogni spesso, tanto, di tutto e le sue "conquiste di ogni giorno" possano anche ritenersi come dei sogni realizzati. Ciao! Vito
RispondiEliminaCiao Vito ("quel" Vito?)! Però mi spiace non riuscire a serbare coscienza di quel che sogno...
RispondiEliminaOh, yes! That one!
EliminaIo invece uso la strategia opposta: sogno cose bellissime per esorcizzare le paure reali.
RispondiEliminaBizzarra la nostra mente, vero?
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