giovedì 29 maggio 2014

Piccole attese che danno soddisfazione


Lo aspettavo. L'ultimo libro di Murakami Aruki lo aspettavo proprio. Perché anche se a me la trilogia di IQ84 era piaciuta, è pur vero che faccio fatica a collocarla in cima alla sua produzione.
Per questo, il nuovo L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio lo aspettavo con la stessa ansia con cui si attende un amico dopo tanto che non ci si vede. E con lo stesso piacere l'ho letto.
Perché poi è un romanzo che parla di amicizia e dell'irrisolto che ognuno di noi, in quel pellegrinaggio che in fondo è la vita, si porta dietro. E di come prima o poi il momento arrivi perché l'irrisolto diventi risolto, per poter finalmente voltare pagina. Bentornato Murakami.



Ed è con la stessa trepidazione che aspettavo il ritorno di Salvo. Sì, lui. Montalbano. Da settimane cercavo nei vari blog dedicati al mondo dei libri tracce di una possibile data di pubblicazione, salvo leggerla lì, nero su bianco, dopo il Salone del Libro: 29 maggio. E non appena è stato prenotabile, l'ho prenotato.
Così, ieri sera, ho aspettato la mezzanotte come si aspetta Gesù Bambino a Natale, giusto il tempo di vedere la rotellina girare e... tac, vedere il libro lì, pronto per essere letto.
Il botto del trono fu accussì forti che Montalbano non sulo vinni arrisbigliato scantatizzo di colpo, ma per picca non cadì dal letto per il gran sàvuto che aveva fatto.
Ben tornato commissario.

3 commenti:

  1. E siccome che sei generosa....(citazione da Anna Marchesini:)

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  2. e siccome che so le debolezze degli amici... (la signorina Carlo, che meraviglia!)

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  3. che bella notizia, mi era sfuggita, vado lo compro

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