martedì 2 aprile 2013
Piripiripiri....
Piripiripiri....
E' stato questo il messaggio che ci siamo scambiati io e mio fratello sabato mattina. Bastava.
Poi domenica lui ci ha raggiunti al mare e alla fine Jannacci è stata la colonna sonora della nostra giornata insieme. Con quel bel po' di magone, l'ho visto negli occhi di mia madre, come quando si saluta qualcosa che non sarà più così. E se è vero che le mie figlie, grazie anche e soprattutto allo zio musicofilo, le canzoni di Enzino le conoscono eccome, è altrettanto vero che c'è qualcosa che appartiene solo a me e mio fratello, a quei noi bambini, e che ci lega a quel Piripiripiri....
Ce lo ricordiamo entrambi, così come se lo ricordano i nostri genitori, quel mangiadischi Geloso, il primo grigio, il secondo arancione. E quel Vengo anch'io suonato su un balconcino in montagna. Noi due bambini che cantavamo a squarciagola. E poi giravamo. Il lato B. Che allora voleva dire l'altra facciata del disco e nessuno pensava ad altri significati. Con quel Piripiripiri....straziato e straziante. E probabilmente non capivamo il senso, di quell'Alba poco alba, neppure mattiniera, anzi un po' mulatta. Ma ci commuoveva l'ultimo Piripiripiri.... che seguiva l'Alba, è urgente.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
vabbè, mi hai emozionato. e quando ho letto il titolo ho capito subito di cosa parlassi :)
RispondiEliminaEh. Poi il magone viene anche a me.
RispondiElimina