In realtà la faccenda non mi riguarda direttamente e in effetti poco o nulla mi tange.
Però... però però però qualche giramento vorticoso di cabasisi, per dirla alla Montalbano che rallegra gli afosi lunedì sera che questa fine luglio ci sta regalando, me l'ha provocato.
Si parla di donne. E di femminili questioni.
Qualche giorno fa una meritoria associazione di ciclisti che ha fatto sua la campagna per il limite dei 30 all'ora nei centri urbani ha deciso di rafforzare il messaggio con un fumetto. Bene. Bravi.
Così si inventano il supereroe Capitan Trenta, che tale quale a Superman salva il bambino che incauto corre in strada a recuperare la palla limitando la velocità dell'auto in arrivo ai fatidici 30 Km/h. Carino no?
Peccato che Capitan Trenta si esprima così e che così venga ringraziato dalla madre del pargolo:
E poi ci sono loro. Quelli di una certa casa editrice che pubblica una miliardata di riviste dedicate di volta in volta all'estetica, ai cupcakes, al body building, al pc, alla fotografia, ai videogiochi, ai gatti, ai cani , ai cavalli.
Loro.
Se ne escono con questa bella rivistina di fotografia realizzata da donne e pensata per le donne. No, perché c'è un distinguo di genere nello spiegare le tecniche della fotografia a un uomo o a una donna. Magari se a me parli di esposizione io penso alla spiaggia e al fattore di protezione. Non so.
Però basta il comunicato di presentazione a illuminarmi la giornata.
Eh già. Perché tutto dipende da cosa si fotografa. Sciocca io che non ci avevo pensato.
In effetti mancava qualcuno che ci desse delle lobotomizzate: bambini, cani, gatti, dolci e fiori. Senza dimenticare dei vestiti in saldo, giusto per fare invidia alle amiche. Ed è fatta da donne questa cosa qui. Dirette, va detto però, da un uomo. Geniali.
Una terza cosa non mi viene in mente. Per fortuna.