martedì 31 marzo 2009

Facite Ammuina

De Bortoli va al posto di Mieli. Anzi torna. De Bortoli Bis. Mentre Riotta va al Sole. Dove vada Mieli al momento è irrilevante. Può darsi che sia già previsto in qualche carta un Mieli Ter in via Solferino, può darsi invece no. Sta di fatto che tutti corrono e si affannano, tra giri di poltrone e comitati di redazione, e intanto - ta dah! - l'officiante stoppa la musica. E una sedia resta lì, bella vacante. Ohhh, fanno i bambini. E' quella del Tg1. Ma dai...

ps. I nomi son quelli di Rossella, Belpietro e Orfeo. Amici, insomma. E dire che io guardo X Factor.

venerdì 27 marzo 2009

Dico.tomie

Che di crescere non si smette mai, qualcuno dice. E io ci credo. Forse non ci ho mai creduto tanto come in questi giorni. Che son giorni di risate e lacrime. E rido, quando lei mi bisbiglia "ti introduco io" e nel frastuono che ho in testa a mala pena percepisco quell'aggettivo che antepone davanti al mio nome. "Storica". E quando lo realizzo le domando se intende dire "vecchia". Rido io, ride lei. Non voleva, ma l'effetto è proprio quello. Vecchia. Vent'anni fa esordivo. Si, vecchia ci può anche stare, anche se storica fa un po' più figo, me ne rendo conto. Poi mi dà quell'autorevolezza che non son proprio certa di avere. Ma che tanto vorrei, quando mi trovo a tu per tu con te. Con le tue lacrime, con i tuoi dubbi, con i tuoi inciampi di adolescente. Con quel tuo bisogno di sentirti rassicurata, ma forse non da me. E io mi sento inadeguata. E vorrei imparare in fretta, vorrei sapere come si fa a esser ciò che vorrei essere. Per te. Per voi. E mi accorgo che l'unica cosa che so fare è accompagnarti, perchè precederti non posso più. E forse cresco anche io, forse.

giovedì 26 marzo 2009

Quella voce, alla radio

Per me è stato per anni la voce della radio. Quella del microfono aperto. RadioPop, ecco.
E leggere stamane che se ne è andato, mi lascia quel senso di vuoto
che lasciano le cose belle che non tornano più.
Qui il ricordo su PeaceReporter.
Qui parole sue, per capire chi era Marco Formigoni

martedì 24 marzo 2009

Fattore X

ma quelli sono gli idiots?
no, sono i bastards
ah...

Perle

"favorisca la patente, prego" 
"Oh non ce l' ho, io non credo nelle patenti"

Ovvero: come trasformare un trito e ritrito cineforum scolastico indirizzato alle famiglie in una vera chicca. E come rivitalizzare la programmazione del lunedì sera, ormai orfano di X-Factor. 

domenica 22 marzo 2009

Articolazioni

Agli allenamenti, ieri, c'erano la Elena, il Giacomo, l'Andrea, il Marco, la Chiara, l'Alessandra, il Ricky, la Macky, il Claudio, l'Alessandro, la Giulia, la Daria, l'Alice, la Camilla, il Luca, il Fabio, la Marta, il Matteo e Ivan. L'unico disarticolato, evidentemente. 

Mens sana in corpore sano. Lingua perraro. 

giovedì 19 marzo 2009

Quando mi si apre un orizzonte

Il mio collega mi ha spiegato che ad aprile c'è la grande giornata della foto a foro stenopeico. Ci ho messo quel po' che ci voleva per capire di che si tratta e mi si è aperto un mondo. Qualcuno la chiama anche pinhole, ma tanto non avrei capito lo stesso fino a che lui, il collega, non me lo avesse spiegato. Comunque a me l'idea che uno possa costruirsi una macchina fotografica vera da un tubo di Pringles fa impazzire. E ancor di più mi fa impazzire l'idea che chi l'ha già costruita senta la necessità di specificare a quale gusto erano, quelle benedette Pringles. Si sa mai che cipolla e sour cream rendano le immagini più sfocate. 

La foto è di Martina Hansen. Le sue Pringles erano salt & Vinegar.  Ma la Gallery merita tutta. 

lunedì 16 marzo 2009

Horror Vacui

Ovvero: indovinello

2 be, or nt 2 be: tht’s the q:
Whether ’tis nblr in the mnd 2 sffr
The slngs & rrws of trgs frtn,
Or 2 tk rms gnst a sea of trbls,
by ppsng end thm? 2 die: 2 zzz;
No mr & by a zzz 2 say we end
The hrt-ache & the thsnd ntrl shcks
That flsh is hr 2, ’tis a cnsmmtn
Devoutly 2 be wsh’d. 2 die, 2 zzz;


venerdì 13 marzo 2009

Un tanto al chilo

Per esser bellino è bellino. Bella la copertina. Bella la carta. Carina anche l'immagine di copertina. A dire il vero ero anche curiosa e la mano si è allungata più di una volta in quel tira e molla che precede l'abbandono con rimpianto. Però sono 60 pagine in tutto. Romanzo breve o racconto lungo, la definizione dipende sempre da chi misura il bicchiere. Ma sempre 60 pagine restano, prefazione inclusa, mi figuro. E quella fascetta che chiarisce l'arcano. E' da quel racconto lì che hanno tratto il film. Quello con Brad Pitt che poi diventa sempre più giovane. Francis Scott Fitzgerald. Già. Però accidenti quell'undicieuroenovantacentesimi ha tutto il sapore della trappola per gonzi. Vedrai che lo comprano, qualcuno si è detto. Baraghini una volta lo avrebbe venduto a Millelire. Uff. 

Personalissimi riconoscimenti

Fai proprio bene a dimostrarmi di tanto in tanto
quanto sai esser stronza. 
Si sa mai che me lo dimentichi.
Meglio di un Post It

Perle [ai porci]

Ore 8.30. Senza orologio, nè cellulare. Basta il campanile. Esterno giorno. Davanti a una scuola. Il nonno-vigile, giacchettina gialla e paletta, guarda scorato un capanello di mamme, ognuna con bravo bimbo al seguito, che imperterrite proseguono nelle loro chiacchiere mattutine. Scuote la testa. Poi alza la voce. Inconfondibile accento partenopeo.
"Signò, la sentite la campana?... Issa sta suonando per voi!"

Dubito abbiano colto, ma io lo avrei baciato

A scoppio ritardato

Io me ne sono accorta ieri, anche se le mie figlie mi han detto che è uscita un pezzo fa. Fatt'è che a me la cover di Personal Jesus fatta da Hillary Duff pare tanto un Blasphemous Rumour. 

giovedì 12 marzo 2009

Pericoloso

Ho scoperto che, nella nuova versione,  Facebook non si accontenta di sapere quello che faccio, ma vuol sapere anche cosa penso. Posto che io pensi, va da sè.

By the way, cara FB friend che qui non arrivi, mi spieghi perchè mai, dopo avermi fracassato gli zebedei per mesi con cioccolatini, abbracci, palle di Natale, regali, fiori, cioccolatini e caffè, risentendoti pure per la mia non corrispondenza, adesso ti sei iscritta a un gruppo che si chiama "Quelli che non desiderano ricevere rapimenti seriali, abbracci, sorrisi..."? Un minimo di coerenza no eh?

Quote of the day

"Amico Dobbiamo Andare e Non Fermarci
Finché Non Siamo Arrivati"

"Dove Andiamo?"
"Non Lo So, Ma Dobbiamo Andare"

ovvero: citazione quasi d'obbligo, oggi

Quando rinasco

L'immagine appartiene a Scarmic e rappresenta la libreria Acqua Alta a Venezia

Quando rinasco voglio trovare tra i miei antenati un nonno, un prozio, ma va bene anche un biscugino proprietario di una libreria. E talmente affezionato a me da volermici tra i piedi.Perchè a leggere l'intervista pubblicata su Io Donna a Nancy Bass Wyden m'è venuto davvero un moto d'invidia. Ma di quella che non va via. Già esser la nipote di quel Benjamin che nel 1927 fondò la Strand a New York non è proprio cosa da tutti. Se ci si aggiunge poi che, come in ogni buona impresa di famiglia, lei tra i libri ci è cresciuta, ci lavora, ci guadagna e per di più si inventa anche un mestiere nuovo, non c'è bontà d'animo che tenga. Comunque un'idea geniale. Creare le librerie per i set cinematografici. E venderle al metro. Non mi sarebbe mai venuto in mente. Però è chiaro che nella casa di Carrie Bradshaw non puoi trovare le stesse cose che troveresti in quella di John Nash. A meno di non infilarci solo le sagome come sugli scaffali dell'Ikea. Tutto un altro fascino. Quindi la sua consulenza ha il suo bel perchè. Oddio, lei poi crea anche biblioteche ad hoc per i suoi clienti, e racconta  di aver arredato una stanza della casa di Steven Spielberg esclusivamente con libri sul cinema che lui non avrebbe avuto tempo di cercarsi da solo.
Vuoi mettere? Il personal shopper dei libri. Quando rinasco lo faccio anche io. 

p.s. la foto è invece un interno della libreria Acqua Alta a Venezia. Ne ho letto mirabilia. Nessuno c'è mai stato?

mercoledì 11 marzo 2009

Verità inconfutabili

'E voglia 'a mettere rum, chi nasce strunz' nun po' addiventà babbà

Molto meglio di quello che nasce tondo e non muore quadrato.
E se la trascrizione non è corretta, mi perdonino gli amici partenopei. 

venerdì 6 marzo 2009

Dialettica hegeliana

Sintesi della sintesi:
non sappia mai la tua mano destra cosa fa la tua mano sinistra.
Non sappia il tuo emisfero cerebrale destro cosa pensa il tuo emisfero cerebrale sinistro.
 Si mettessero un po' d'accordo una buona volta. 

giovedì 5 marzo 2009

Amici miei

L'amico di un mio amico si è convertito al Reader della Sony. Quello che ti carica millemila libri e non ne senti nemmeno il peso. Lui dice che nel suo monolocale, o uscivano i libri, oppure usciva lui. Così ha fatto come con il gonnellino di Eta Beta. Fruuuc, tutti stipati in 127x174x10mm. E per meno di tre etti, che solo il mattone di Larsson pesa per lo meno un chilo. Lui dice, così garantisce il mio amico, che fruscii della carta a parte, non sente differenze. E ci aggiunge anche un anzi che mi sa di poco promettente.  Il mio amico, per non esser da meno, dice che ora che Amazon ha rilasciato una versione di Kindle per l'iPhone lui ci penserebbe anche. A comprarselo, voglio dire. Ovviamente io contesto, e rilancio con le solite vetuste argomentazioni, della carta, del profumo, della sensazione sotto le dita, del fruscio quando sfoglia avanti o indietro o anche quando fai ventaglio. Anche di quell'orecchio che ogni tanto sfugge, anche se sai che non si fa, e al quale cerchi maldestramente di porre rimedio. E il segnalibro dimenticato, a metà di un capitolo mai più finito. Ottima scusa per comprarne uno nuovo. Di segnalibro, ma anche di libro, a volte. E non so se sia tutta verità, o se sia solo ostinato rifiuto verso il cambiamento. Il mio amico e il suo amico son convinti: la seconda che hai detto. E mi prendono in giro per quei capitoli di Harry Potter che mia figlia mi ha passato sull'iPod. Sciocchi. Non hanno mai passato le mattine d'estate ad ascoltare Piccolo Mondo Antico per radio. Migliaia di anni fa. 

martedì 3 marzo 2009

Ascolto troppa pubblicita'

Completamente rintronata per la levataccia, alle 6.30 allaccio diligente la cintura di sicurezza, e sprofondo in un sonno che ha il solo pregio di regalarmi un mal di testa colossale. Le hostess, sorriso e divisa d'ordinanza, passano con un abbozzo di colazione. Panino con wurstel, yogurt dall'etichetta piena di umlaut, te' e apfelsaft per chi gradisce. Mi riscuoto dal torpore e penso a quella pubblicita' nella quale si parla di puntualita' tedesca, catering italiano e cortesia di non so dove. Se cominciano da subito a mescolar le carte, la vedo grigia.

lunedì 2 marzo 2009

Curiosità

Ma perchè Lorenzo Cherubini imita Cesare Cremonini che imita i Lunapop che imitano Jovanotti?

p.s. effetto primo e secondo ascolto dell'orrida Mezzogiorno del buon L.C. con tanto di babe a contorno che manco i Rolling Stones degli anni d'oro.

Dei luoghi e delle persone

Ieri sera trovo sulla bacheca di FB il messaggio di un amico che, con tono assai contrito, mi informa della sua intenzione di compiere suicidio virtuale su FacciaLibro. Tenendo conto che ci vediamo un paio di volte la settimana, su per giù, per motivi di lavoro, e che entrambi possediamo numero di telefono ed email dell'altro, la ragione di tutta questa contrizione mi sfugge. E' come se si fosse svegliato, una mattina dopo tante altre, sentendosi inadeguato al luogo e a chi lo frequenta. O viceversa: luogo e persone non sono adeguate a lui. Ergo, se ne va. Ci sta, per carità. Esattamente come ci stanno chiusure, aperture, cancellazioni, trasferimenti di blog e siti personali. Ci stanno le dependance, ci stanno i cambi di piattaforme che in realtà sono cambi di community, spesso tradotti in tacite migrazioni di gruppo. Ci sta tutto. Purchè non se ne faccia un dramma. Stiam sempre parlando di un bar, in fondo. Il caffè lo fan buono anche altrove.