venerdì 30 gennaio 2009

Perchè uno non può essere sempre indignato

In questo saltabeccare tra qui e lì che altro non è che la pavida riluttanza al grande salto, mi rendo conto che la cifra dell'indignazione salvifica ricorre un po' troppo spesso. Che è vero che non è che ci sia tanto da stare allegri, che è vero che a girar le pagine del giornale sembra di sprofondare riga dopo riga nel baratro oscuro, che è vero che a volte uno mette l'iPod a palla in macchina per non sentire altro che musica. Però. Però non di sola indignazione si vive. E allora benvengano i moti di infantile entusiasmo. Ecco. 

E io giovedì mercoledì incontro il fondatore di Anobii. E a me questa cosa manda in visibilio. 
Come Piccoli Fan. Solo un po' cresciuti. 

4 commenti:

  1. usti, un po' di invidia ce l'ho, l'ammetto. tra l'altro, non ho la più pallida idea di chi sia, mi piacerebbe saperne di più.
    p.s.: quando dici una cosa tipo «è vero che a volte uno mette l'iPod a palla in macchina per non sentire altro che musica» ti è mai capitato che qualche sventurato ti risponda «guarda che è vietato»?

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  2. Mah, si chiama Greg Sung, dalle foto sembra giovanissimo anzichè no. io sono curiosissima. (btw, dovessi passare per milano, so che ci sono posti disponibili)
    per quanto riguarda l'ipod, non ho le cuffiette, ma un accrocchio con una cassettina che si infila nel mangiacassette e che si collega con un cavo all'ipod ecceteraecceteraeccetera. quindi non è così diverso dall'autoradio, credo. Solo che il random play è come la roulette russa al mattino :)

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  3. ahimè mercoledì non ce la farò. l'accrocchio è fichissimo (altro motivo di invidia), l'iPod (e il random play con lui) è credo una delle invenzioni fondamentali dell'uomo insieme alla ruota e all'amaca

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