mercoledì 4 febbraio 2009

La fortuna di Mademoiselle Tatin

Va beh, lei innamorata e distrattissima, mise prima le mele sul fondo della tortiera, poi la pasta. E passò ai posteri. Io, pur consapevole che la giornata di oggi mi avrebbe regalato un paio d'ore secche sui mezzi pubblici, dimentico il libro in macchina. Il primo tratto fino a porta Garibaldi lo dedico alle email. In fondo anticipo solo ciò che comunque mi toccherebbe a sera. Ma la Feltrinelli, aperta per di più, in stazione diventa richiamo irresistibile per l'acquisto di impulso. Erri De Luca. Il giorno prima della felicità.
[...]Scrivere era una pittura, si intingeva il pennino, si facevano cadere gocciole finchè ne restava una e con quella si riusciva a scrivere una mezza parola. Poi si intingeva di nuovo. Noi della povertà asciugavamo il foglio con il fiato caldo. Sotto il soffio, il blu dell'inchiostro tremava cambiando colore. Gli altri asciugavano con la carta assorbente. Era più bella la nostra mossa che faceva vento sopra il foglio steso. Invece gli altri schiacciavano le parole sotto il cartoncino bianco. [...]
Io mi ci perdo... Che fortuna la distrazione.

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