sabato 19 giugno 2010

Tic Tac Tic Tac Tic Tac

Ventisei ore nel Chiantishire sono un piacevole intermezzo, se pur lavorativo, in una settimana troppo fitta di impegni. Ed è stato come fermare il tictac dell'orologio che ormai non porto più da anni. Ogni tanto mi domando perché. Mi piacevano gli orologi. Mi piacciono. Del Tissot disegnato da Sotsass, col suo cinturino rosso scuro, mi ero davvero innamorata, quel Natale che lo trovai, inaspettata sorpresa, sotto il primo albero della nostra vita insieme. Circondata come sono da oggetti che mi ricordano l'ora e mi rimproverano per i miei ritardi, al polso non lo porto più. Va beh, Chiantishire dicevo. Tempo lento. Lento pede. Vino, cantine, olio, profumi di lavanda, ginestre in fiore e una zuppa di farro commovente. Se è lecito commuoversi per queste cose. Lo è, via. E l'idea di vivere dove l'occhio si perde in un verde irreale. Che non so se ce la farei, ma intanto è bello sognarlo e raccontarsi una storia che è fatta di "facciamo che io ero e facciamo che tu eri". Come da bambini.

11 commenti:

  1. Grazie per queste righe di relax, se puoi mi dici il posto dove sei stata?

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  2. ma poi ti ha fermato la stradale???

    schersssssssssssssssssssssssssssso la mia è tutta invidia, capperi qui a genova diluvia!!!!
    buona domenica

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  3. non è stato per caso l'alcool a farti perdere il senso del tempo!?!? cinico_nick

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  4. è più che lecito, caspita! bellissimo post

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  5. ogni tanto mi viene l'idea di ritirarmi nella nostra casa di campagna tra orvieto e todi...chissà

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  6. @folhadoliveira e @emotionally: grazie! ero a vicina a Castellina in Chianti.

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  7. @jigen: io non guidavo. Vuoi mettere che meraviglia? :)

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  8. @cinick: morigerata, io, [quasi] sempre!

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  9. @Dantès: grazie. Io mi sono commossa davvero, eh. Per la semplicità e la bontà dimenticate.

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