giovedì 2 settembre 2010

Koh-i-Noor

Che non è il diamante, ma per me vale anche di più. Perché il diamante non me lo posso permettere, ma le matite colorate invece sì. E poi io son di quella generazione che cartoleria era l'isola del tesoro e il cartolaio, per non parlar del figlio, l'uomo baciato dalla fortuna. Così rendersi conto che a České Budějovice c'era la sede della Koh-i-noor ha quasi tolto ogni altra attrattiva alla città, che tra la piazza e la Budweiser Budvar ne avrebbe parecchie, in realtà. Il regno della matita, voglio dire. Mica pizza e fichi. La fabbrica è di quelle come si disegnavano una volta: con i mattoni rossi e una luuuuunga ciminiera che si vede da lontano. Ma non si può visitare. Non da turisti, ecco. In compenso c'è la miniera di grafite, che adesso non ci lavora più nessuno perché è antieconomico e la grafite conviene farla arrivare dalla Cina. Quella si visita, invece, e ti portan giù con dei carrellini che sembra Gardaland, se non fosse che nessuno lì ci rideva, quando andava a far saltar la roccia. E poi si sguazza in acqua e pantano e si ritorna su con la faccia tutta nera, e con le dita tutte impastate a furia di sfregarle su quella vena che ancora c'è. E poi, in città, c'è lo spaccio. Un cartolaio, né più né meno. E noi a far la coda insieme alle mamme ceche, pronte con gli acquisti per la scuola. La loro. Noi estasiate davanti a scatole e scatole di matite, sanguigne, carboncini, pastelli, mine, inchiostri. Che alcune le avrei comprate solo per quanto eran belle. Per appenderle come un quadro alla parete. Poi ho desistito. Un po'. Solo un pochino, però.

6 commenti:

  1. ho la stessa passione con una propensione più accentuata per quaderni e pennarelli colorati se entro in una cartoleria non so resistere, ormai i ragazzi sono grandi e a loro non servono i pastelli, per fortuna posso sfogarmi con mio nipote

    RispondiElimina
  2. tutta un'altra storia... anch'io mi "perdo" in 'ste cose. :o)

    RispondiElimina
  3. @zefi: Per i pennarelli passo la mano, purché non siano quelli piccoli da borsetta. Per quelli faccio follie, anche se ormai la mia agenda non è più di carta. Ma le moleskine invece si, e dunque posso sempre scrivere su quelle. :) per i quadernini faccio follie tanto quanto!

    RispondiElimina
  4. uh, come ti capisco. sono una "feticista" della cancelleria, in ogni posto in cui vado devo comprare almeno un quaderno, una penna, un notes. Mi sarei senz'altro messa in coda con te!

    RispondiElimina