martedì 1 marzo 2011

Samaria

Oggi mi tocca andare in tribunale. Per la terza volta in pochi mesi. Nessun legittimo impedimento. Semplicemente, convocata, vado. Devo raccontare, di nuovo, quel che accadde una mattina di quattro anni fa, quando assistetti a un incidente stradale e mi fermai a prestare soccorso a un bambino. Niente di grave. nessun morto o ferito. Solo una bella botta e tanto spavento. Solo che io mi fermai, l'altra macchina, quella che lo aveva investito, no. Non subito per lo meno.Mi dicono che la guidatrice tornò indietro poco dopo, quando ormai ce ne eravamo andati e il bimbo stava con sua madre. E che andò immediatamente a costituirsi. Comunque. Comunque a quattro anni di distanza io dovrei ricordarmi ogni particolare. Dove fermò la macchina? Accostai, mi ricordo. Credo sulla destra. Ma lei all'epoca disse sulla sinistra. Allora sarà stato sulla sinistra. Che ora era esattamente? Verso le otto. Stavo portando le figlie a scuola. Nella sua dichiarazione di quel giorno c'è scritto otto e un quarto. Saranno state le otto e un quarto, allora. Quanti passi aveva fatto il bambino? Non mi ricordo. Nella sua dichiarazione c'è scritto due tre passi. Saranno stati due o tre.
Ma secondo te, io posso ricordarmi ogni dettaglio di una cosa che ho visto incidentalmente, un mattino di quattro, dico quattro anni fa? E adesso che per la terza volta mi fai tornare in tribunale a ripeterti quello che io non mi ricordo, cosa pensi di ottenere? Mi dicono che sono fortunata. L'incidente è avvenuto a pochi passi da casa mia. Fosse stato a Catanzaro, mi sarebbero toccate, finora, tre gite in Calabria. Comodo. Ecco. Io di giurisprudenza non capisco nulla. Però, devo dire, la faccenda mi sembra troppo banale per meritare tre udienze (tre alle quali sono stata convocata io. il capo dei vigili mi ha detto che loro sono andati almeno un paio di volte in più). Una sintesi, magari su un criterio di buon senso no?

2 commenti:

  1. era meglio la calabria. Magari rimediavo le olive per il baccalà che da allora è diventato il mio baccalà preferito.

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  2. Rileggerti è per me fonte di estremo piacere. Sono felice tu sia qui.

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