mercoledì 16 gennaio 2013

Uma Rapariga Loira

Quando ha girato questo film, il secondo del nuovo ciclo del cineforum, di anni ne aveva 101. Ora ne ha 105 e , oltre ad aver già messo nel cassetto il suo film postumo, ne sta girando un altro. Ci son tanti modi per entrare nella leggenda, e la prolificità, oltre alla longevità, di Manoel De Oliveria sarebbero di per sé già sufficienti per consegnarlo alla storia.
Ora io non so se questo Singularidades de uma Rapariga Loira - Singolarità di una Ragazza Bionda, sia un capolavoro. Non l'ho apprezzato moltissimo, devo dire, ma non essendo io notoria per avere uno spirito critico particolare nei confronti dei film non significa molto. Il fatto però che i 64 minuti di proiezione mi abbiano lasciato con una serie di perplessità e domande senza risposta vuol dire che non si tratta di un film risolutivo. Il riassunto in sé è semplice, anche se rischia di ridurre la storia a un piccolo feuilleton: lui che si innamora di lei vedendola alla finestra, lo zio cattivo che si oppone al matrimonio, lui che va a Capo Verde per guadagnarsi da vivere quel che basta per sposarla, la truffa dell'amico, lo zio che diventa buono e il colpo di scena finale. Eh. Sembra facile. Ma come la mettiamo con la recitazione così fuori riga, con i personaggi così fuori dal tempo, in un tempo che però diventa presente? Come la mettiamo con i sentimenti e i pensieri ottocenteschi che raccontano una passione che sullo schermo si congela nelle espressioni e nei toni di voce?
Ci deve per forza essere qualcosa di più. E quel qualcosa, credo, sta tutto nella fotografia e nelle inquadrature. In quel voler vedere tutto sempre dentro una cornice: di una porta, di una finestra, di un quadro. Tutto si svolge mediato da una cornice che rende lo spettatore ancor più spettatore di qualcosa che viene raccontato e proprio per questo motivo sembra diventare irreale.
Bella l'immobile Lisbona, che vive solo attraverso il rumore di strada. Belle le livide stanze, dentro le quali si muovono i personaggi.
Basta così.
Per il resto non lo rivedrei. 


4 commenti:

  1. toh guarda, parlavo proprio oggi da poison dell'incredibile longevità e prolificità di de oliveira. detto ciò, fatico anch'io a vedere i suoi film

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  2. Devo dire che ieri a un certo punto, con la palpebra calante, mi sono domandata se vi sia un obbligo contrattuale a continuare a girare film. Però meglio lui di altri decisamente più giovani.

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  3. Ciao Zefirina. Non lo metto nella top list dei film da vedere, tuttavia mi han detto che a Milano è stato un piccolo caso l'estate scorsa, quando il cinema Mexico lo ha tenuto in programmazione per un mese intero.

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