lunedì 22 luglio 2013

Aperi...Che?

Faccio finta di non ricordarmi se il tema del lunedì sia l'abbigliamento o più in generale la moda. Così mi fermo sul ciò che va di moda, anche se ha poco a che vedere con abiti o scarpe. 


A Milano va di moda l'apericena.
Non escludo sia una moda già sul viale del tramonto, per altro. Non l'ho praticata abbastanza per sapere se sia ancora in voga o meno. Fatt'è che ogni tanto qualcuno mi ci invita, per cui pare che sia un'usanza non del tutto estinta.
Una volta, tra amici, ci si invitava a casa per un aperitivo, già sapendo che sarebbe arrivata quell'ora in cui si sarebbe messa sul fuoco la pentola per una pasta, così da proseguire allegramente la serata oltre l'ora canonica dello Spritz o dello Sbagliato (che in fondo siamo a Milano, non dimentichiamocelo).
L'usanza era talmente consolidata, che gli amici arrivavano già portando con sé qualcosa che sarebbe andato bene per il "dopo", dal salame al dolce, tanto lo si sapeva come sarebbe andata a finire.

Poi sono arrivate le P.R. milanesi. Ed è iniziato il disastro. Perché l'orribile nome lo hanno inventato loro, le muse del club della tartina. Quelle del Ciao Cara Come Stai? Ti vedo In Forma! Quelle del Posticino Carrrrrrino (arrotando un po' la R). Quelle dell'invito alla Seratina visto che latiti ai Pranzetti.
(Si, le maiuscole le mettono loro, si sente come le pronunciano).
L'Apericena. Non aperitivo, non cena, ma un miscuglio di entrambi, piatti caldi, piatti freddi, il Frittino (si si anche il Frittino con la maiuscola) appena fatto, il formaggio con il miele e le marmellate. Annaffiato con quel che ti pare. Dal Mojito in su va tutto bene. L'acqua non è contemplata. Il vino c'è, ma tendono a nasconderlo.
E i barman milanesi non se lo son lasciati sfuggire.
Perché con l'Happy Hour eran costretti a calmierare i prezzi.
Con l'apericena possono calcare la mano.
E il milanese, quello imbruttito di molte storielle che girano su Internet, ci casca mani e piedi.
Portafoglio alla mano, ça va sans dire.

11 commenti:

  1. cosa sarebbe lo "sbagliato"?
    qui mi sa che la sbagliata sono io, capisco la metà di questo slang:)
    Ody

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    1. :) Pensa che invece lo sbagliato segna un punto di incontro tra Milano e Firenze! Lo sbagliato è la variante meneghina, creata negli anni Sessanta, del Negroni di toscanissima memoria. La differenza è che il gin dell'originale è sostituito con del brut, cosa che lo rende più leggero... si fa per dire eh! tutto il resto è mistero anche per me :)

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    2. Assaggiato lo 'sbagliato' da poco. Preferisco il giusto! :-)
      P.S. Io sono anni che con la mia 'amica al bar' faccio periodicamente delle fughe in cui sono contemplati chiacchiere e assaggi di vari aperitivi. In genere scegliamo il bar che, compreso nel prezzo, ci dà più assaggini. Insomma sono anni che faccio l'apericena e non lo sapevo! :-)

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  2. aperi ...che? io sono rimasta alle frisellate e bruschettate in campagna con compagnie canterine ^__^ donna del sud sud sono ^__*

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  3. speriamo che l'apericena non emigri pure qui a roma, ma già l'happy hour non aveva poi preso così piede, a qualche amico milanese che mi chiedeva ma voi l'happy hour lo fate, io rispondevo ...no...noi siamo felici sempre ;-)

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  4. ho i figli in età da apericena, loro lo chiamano aperitivo, poi tornano a casa e non mangiano o, dopo molte ore. penso che come abitudine sia costosa, ma una volta tanto ci può anche stare... pensa se uno si trova in viaggio, evita di mangiarsi il solito panino o andare al ristorante a spendere tanti soldi e solo per sfamarsi. Però è vero che dev'essere una moda e pure da molto tempo. L'avevo provato una volta tanti anni fa una volta a Genova e una a Torino, sempre durante qualche viaggio. E il mese scorso l'ho provato al bar-ristorante del Mambo (museo di arte moderna a Bologna) sempre perchè ero fuori e con otto euro una caipiroska e cibo finchè ne ho avuto voglia. Portavano piatti caldi e piatti freddi carnivori e anche veg.
    non avevo riflettuto però sul fatto che fosse una moda per habitués.

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    1. D'accordo con te. Una amica lo chiamava aperitivo rinforzato. E' quando diventa moda che diventa deleterio.

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  5. Qui a Firenze c'è l'apericena: non che ne abbia grande esperienza dai bar, ma con i gruppi teatrali che ho frequentato facciamo rimpatriate e si usa mangiare così, magari non al bar, ma a casa di qualcuno o in qualche sede... ognuno porta qualcosa e via. Poi c'è la MERENDACENA, per le occasioni con i bambini, tipo festa finale prima della chiusura di scuole e asili, uguale all'apericena, senza alcolici, nelle sedi scolastiche o simili. ATAPO

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