venerdì 26 luglio 2013

Good Things

Già il fatto che faccia fatica a limitare a tre il numero delle cose belle della settimana secondo me è un buon segno.
Voglio dire, ci sono quelle settimane alla "potrebbe essere peggio" di "Aigoriana" memoria che mettono decisamente a più dura prova.



Non che non ci siano state due-tre faccenduole estremamente fastidiose, in questi sette giorni, ma tutto sommato tendo a rimuoverle, così da non aver nemmen bisogno di raccontarle il mercoledì.
Però i pro superano i contro e questo è un fatto.
Per raccontarli, mi limiterei al rigoroso ordine cronologico.
Ottimo il fine settimana al mare, tranquillo, caldo, viziato. Shopping di abitini di lino al mercato di Lerici (dopo quello color corallo e quello giallo senape di settimana scorsa, ho aggiunto alla serie anche un blu elettrico e un amaranto scuro: rimpannucciata per il resto dell'estate), acqua fredda ma spettacolare, un meraviglioso fritto acquistato dal babbo e preparato dalla mamma. Grazie papà, tu si che sai come coccolarmi.
Un lunedì un po' in salita, lavorativamente parlando, ma pazienza.
Poi l'inizio della pianificazione di due trasferte per settembre: New York ai primi del mese (si! si! si!) e San Francisco come sempre dopo il 20. E questo già basta a galvanizzarmi e mi consente di sopportare qualche fastidiosa collaborazione con persone ostiche. Che mi domando, va bene, si dice che io abbia un carattere positivo e un atteggiamento costruttivo: ma se il premio è collaborare con i più inveterati scassamaroni dell'azienda, ecco, forse mi conviene cambiar qualcosa.
Mercoledì cena tête-à-tête con la mia amica Juani: parole (uh quante!) in libertà tra due persone che si sono conosciute 10 anni fa, quando le nostre figlie hanno iniziato la scuola, e da allora cercano e trovano mille occasioni per confrontarsi.
Poi c'è stato l'ultimo esame della sessione estiva, brillantemente superato. Alla laurea manca adesso un solo esame e la tesi. Per settembre ci siamo. E anche se il merito è suo, la soddisfazione è anche mia.
E poi ... e poi ... e poi...
La conferma che le vacanze si stanno davvero avvicinando, con le ultime mail del Landlord irlandese che ci cederà la sua magione (lui la chiama mansion e io mi adeguo) dopo Ferragosto, mi sembra una cosa positiva.
L'essere riuscita ad abbandonare tutto il mondo Apple, con una migrazione totale a Windows 8, dal pc al telefono al tablet senza colpo ferire e con massima soddisfazione è un altro punto che mi mette di buonumore.
E poi ci sono un paio di libri, letti questa settimana, che hanno coronato di piacevolezza le mie serate.
Il primo, di Doris Lessing, "Gatti molto speciali", lo consiglio a tutte le gattofile che passano da queste parti.
Il secondo, "Noi siamo infinito" di Stephen Chbosky, affronta temi adolescenziali senza perdersi nell'adolescenzialità. Un racconto sul disagio davvero delicato, che lascia, in più di una pagina, il groppo in gola. E per chi ama la musica che amo io, i riferimenti musicali sono tutt'altro che banali.
Adesso ho iniziato "Stoner", di John Williams. Qui entriamo nel mondo della scuola: Kindle dice che ho letto l'8% del libro. E questo primo 8% mi piace.


10 commenti:

  1. Io mi godo i miei momenti positivi dall'altra parte del golfo:Portovenere.

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    1. Eh io ho finito! Domani arrivano li le mie figlie per qualche giorno al mare con i loro amici, e giustamente la casa diventa off limits!

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  2. quella cosa degli abitini di lino mi intriga assai. Quando è questo mercato a Lerici? (Ody)

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  3. New York e S. Francisco... che bello, quando andrai manda foto e resoconti, così mi sembrerà di esserci andata anche io!

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  4. certo che non ti mancano le cose belle...anzi sei modesta perché queste son bellissime anche solo per chi le legge come me ^__^
    ..il libro sui gatti mi incuriosisce

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    1. è molto carino, almeno io l'ho trovato molto gradevole :)

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  5. New York e S. Francisco, trova del tempo per girartele quando hai finito gli incontri :))) ci starei tutta la vita negli States, fai un giro a Oakland se puoi, nella baia ci si va con la Burt:)))

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    1. Colgo sempre il momento per una passeggiata, e anche di più. San Francisco mi piace moltissimo e da New York manco da quattro anni ormai e ci torno davvero volentieri.

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