domenica 29 dicembre 2013

Philomena, ovvero spoiling librario



Complice una imperdibile offerta Amazon, il giorno di Natale ho acquistato il libro dal quale è tratto il film Philomena, scritto da Martin Sixsmith.
E visto che il consorte è un po' fuori gioco in questi giorni, mi sono rassegnata ad aspettare il cineforum per la visione del film, anticipandola con la lettura del libro.
Mea culpa, lo ammetto, non avevo idea che si trattasse di una storia vera. E per lo stesso motivo non immaginavo che si trattasse di una forma di inchiesta giornalistica, nella quale si intrecciano due storie, che gridano entrambe vendetta al cielo: da un lato quella delle Maddalene irlandesi, le ragazze madri ospitate nei conventi e costrette non solo a espiare le colpe della loro "immoralità" con duro lavoro e umiliazioni, ma soprattutto a rinunciare per sempre ai loro figli, dall'altro il colpevole silenzio di cui si macchiò l'amministrazione americana quando l'Aids cominciò a mostrarsi in tutta la sua terribile viralità.
In entrambi i casi, l'autore mette in luce le fortissime responsabilità dei Governi, quello irlandese da un lato e quello americano dall'altro, nel nascondere e nel negare ciò che era accaduto o stava accadendo.
Le adozioni concesse dietro laute prebende a facoltosi americani, la totale assenza di volontà nel sostenere e finanziare la ricerca medica e farmacologica per curare una malattia che faceva comodo classificare come punizione divina.
A fare da collante tra queste due tematiche, la drammatica ricerca dell'identità perduta del protagonista, che nel libro, credo probabilmente più che nel film, è Anthony/Michael, il figlio perduto di Philomena.
Nell'insieme un trattato di storia, se pure romanzato, che rimanda alle figure di Eamon de Valera, LBJ (Lindon B. Johnson), Carter, Reagan, Bush e a un passato davvero molto vicino.
A livello cinematografico, la lettura del libro mi ha facilmente ricordato sia Magdalene, di Peter Mullan, sia Philadelphia, per ovvi ed evidenti motivi.
In ogni caso interessante.

p.s. Una recensione interessante di Philomena si può leggere sul blog di Poison, qui. 

14 commenti:

  1. è un film che devo andare a vedere, e quello che tu dici mi ha dato una spinta ad andare al più presto al cinema. grazie. ciao

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  2. Le offerte di Amazon non si possono rifiutare, infatti pure io, dopo aver visto il film (e grazie per avermi citato!) ho acquistato il libro l'altro giorno, iniziando a leggerlo ieri. Sicuramente approfondisce tematiche (soprattutto il risvolto politico) che nel film non trovano grande spazio.

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    1. Da quel poco che ho letto in giorno (oltre a te, naturellement) il film giocoforza si concentra più sugli aspetti umani che su quelli politici. Il libro è interessante [anche] per questo.

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  3. Hai fatto bene a leggere prima il libro. Il film non l'ho visto, ma la trasposizione cinematografica quasi non sarà fedele al libro, e poison mi pare che confermi questo fatto :-)))

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    1. Il film comunque mi interessa. Mi piace il regista, mi piace la protagonista, per cui sono certa che lo vedrò. Il libro in questo caso offre uno spaccato più storico della vicenda.

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  4. me la sono persa (l'offerta): sotto Natale ho un po' lasciato perdere

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  5. Uffa...avevo scritto abbastanza diffusamente ma non mi fa commentare ...provo con anonimo ..Ho visto il film ieri l'altro , mi è piacito , storia ben raccontata con tante sfumature interessanti , sceneggiatura da manuale . pensavo di prendere il libro, poi no ....dopo aver letto il tuo post mi è tornata la voglia di leggerlo , gli aspetti storico politici in realtà nel film sono solo accennati pe r non appesantire il film .Sono l'Anto ossimorica .Abbraccio , Buon Anno

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    1. Secondo me dovrebbe piacerti! Ciao ANto, e buon anno anche a te!

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  6. Ormai Amazon fa un'accanita concorrenza a Feltrinelli, per me. E' una fonte di ispirazione, non solo per i libri. Mi hai invogliata a leggere questo libro, prima del film, perché trovo che i film in genere condizionino la parte di fantasia che il lettore deve mettere nella lettura di un libro. A me piace immaginare i personaggi in un certo modo e m'incuriosisce vedere in che modo il regista li traspone nel film. A volte i film sono una vera delusione, a volte, poche, migliorano il libro. ciao Miti, buon anno a tutti voi fernanda

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    1. Il libro mi è parso sicuramente interessante per il modo in cui affronta tutta la vicenda. Certo, il mix tra romanzo e giornalismo e ricostruzione storica degli eventi risulta in uno stile un po' ibrido, ma alla fine è scorrevole.

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