martedì 7 gennaio 2014

Più che l'estate poté il Natale


Non ho (credo) mai sofferto di sindrome da rientro. Sicuramente non da sindrome estiva. Quella di cui parlano i tiggì, scomodando persino i sedicenti esperti, che in genere raccomandano di prendersela con calma (ha ha ha!) e di partire gradualmente (ri-ha ri-ha ri-ha!).
Però il dopo-Natale lo sento un po'. Forse è perché non andiamo mai via in questo periodo, preferendo crogiolarci tra casa, famiglia, amici. E allora conquistiamo tempi e spazi nostri, realizzando quanto ci mancano quando la routine ci fagocita.
Così, la ripresa oggi pesa. Perché sa di nostalgia.
E stasera riporremo albero e presepe, sgranocchiando qualche torroncino residuo, giusto per rendercela più dolce.

5 commenti:

  1. La ripresa alla normalità si fa sempre sentire. Natale e capodanno sono passati, pensiamo alle prossime mete :-)))
    Ciao, buona serata :-)))

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  2. Ma tu pensa a me e a SPADACCIA e vedrai cjhe la vita acquista tutt'altro significato!! la tua crudeltà mi affascina e mi ispira!! altro chè stress da fine feste!!! Sursum corda!!! tt

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  3. non darti tante arie che hai indovinato l'autore! però era facile, ammettilo! Sempre riconoscente per la tua partecipazione!! Ma sai com'è , la Regina, pur nella sua crudeltà non può trascurare le relazioni sociali! :) tt

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  4. io ho ancora l'albero per casa....prima o poi lo toglierò...sono un po' lenta in questo periodo, ma dovrei darmi un po' da fare...:) ciao
    (mi do alla lettura ;) )

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  5. OH!!! Finalmente ho capito cos'è questo mio malumore latente: una continua sindrome da rientro,visto che non esco mai!!! :D

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