sabato 6 marzo 2010

Interpretazioni

Sì, lo voglio anche io un decreto interpretativo. Lo voglio per tutte le volte che faccio qualche cazzata sul lavoro, che brucio la torta in cucina, che mi dimentico un appuntamento. Voglio un decreto tutto per me, firmato da qualcuno compiacente, che mi abbia fatto sentire il suo gelo, ma che nottetempo abbia apposto il suo nome in calce alle quelle tre regolette nuove di zecca che mi salvano la pelle e mi parano il culo. Ho detto.

Vengo al dunque. Non ho mai capito perché all'Esselunga l'unico ordine nel quale sono distribuiti libri e cd è quello delle classifiche di vendita. Me lo spiegò una volta un commesso, mentre cercavo un cd per la creatura. "Se non è tra i cento più venduti non lo teniamo". Mica sono un negozio di dischi, in effetti. Però trovare Jovanotti prima di Alicia Keys può provocare qualche turbamento. La stessa regola, su per giù, vale per i libri. E lì più che il turbamento prende lo sconforto. Perché è vero che la classifica dei primi dieci è di suo scoraggiante, ma vedere in esposizione, oltre il libro di Antonella Clerici, quello che NON parla di cucina, ecco, quello di Monica Guerritore e quello di Enrica Bonaccorti fa venire qualche dubbio interpretativo. Sul significato di scrittore.

A dire il vero resto esterrefatta anche per la permanenza in scaffale della ciofeca di Paolo Giordano. Il bluff non è che l'han capito tutti, mi sa.

2 commenti:

  1. Non dimentichiamoci i libri di Totti.
    Io e te allora siamo autrici di Best Sellers!
    Un sorriso per te che mi hai fatto riflettere :-D

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  2. Ciao Simona. A dire il vero almeno Totti non credo sia andato oltre le barzellette. Il che vale quanto un codice di autoregolamentazione. :)

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