lunedì 12 aprile 2010

Bi.polare

C'è da dire che la mia incompetenza sul vino è eccessiva perché una gita al VinItaly possa avere un gran senso. E comunque odio troppo la bolgia per poterne essere minimamente allettata. Questo mio odio, evidentemente, è sufficiente a tenermi lontana da manifestazioni altrettanto allettanti che abbiano a tema cioccolato, formaggi o salumi. Mi concedo L'Artigiano in Fiera a Natale e credo che basti a espiare l'intero anno solare. Però l'idea che tra le attrazioni in mostra a Verona ci sia il vino di Hello Kitty mi ha fatto rabbrividire. Come gli spumanti analcolici per bambini o le birre zero gradi. A dire il vero provo la stessa ostilità anche per i dolci dietetici e i gelati no-cal. Il coitus interruptus del peccato di gola. Meglio Gerard Depardieu, voglio dire. Che sarà anche icona di se stesso, ma almeno non si nega nulla. E si vede.

La bipolarità è data dalla seconda parte di questo post. 
Amara come è amara la storia che racconta. 
Perché scoprire via FaceBook che una persona con la quale si è lavorato per anni 
si è tolta la vita ieri la dice lunga sulle nostre solitudini. 
E leggere le parole di oggi sulla bacheca di chi non c'è più fa doppiamente male. 
Perché c'è tutta l'incredulità di chi non può capire cosa è successo
 e perché c'è di nuovo tutta la solitudine di chi cerca uno spazio, 
ancorché virtuale, per condividere dolore e sconforto. 

7 commenti:

  1. pudicamente commento solo la prima parte: da anni evito vinitaly, anche perché sono convinto che se non hai un po' di agganci ti annoi e basta. se poi voglio un buon vino (fingo di saperne e forse un po' ne so), so anche come sceglierlo al di fuori di quel delirio. il vino di hello kitty lo avevo già visto in giro, credo sotto natale e ho fatto le tue stesse riflessioni. scenda l'oblio!

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  2. Tristezza... (per entrambe le parti) :*

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  3. concordo con fajr, tristezza ti prende a legger di qualcuno che non ce l'ha fatta a sopportare la fatica di vivere

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  4. @Dantés: io fingo di capirne, di vino. Semplicemente so cosa mi piace e cosa no. Poi tra vigneti autoctoni e invecchiamenti in barrique mi ci perdo un po'. Poco male. So di certo che un vino di Hello Kitty non lo berrei mai. Fosse anche il migliore del mondo.

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  5. @Fajr e Zefirina: è proprio questo il punto. Rimanere lì a domandarsi perché, sapendo che un perché, un perché solo, non c'è.

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  6. oh ma un perchè c'è sempre ora come ora direi che veramente spesso è attribuibile alla stanchezza...
    a volte penso che è piccolissima la distanza che ti separa tra l'aprire una finestra per buttarti giù o semplicemente per far cambiare aria

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