mercoledì 14 aprile 2010

Volutamente criptico

A volte mi domando perché non gioco al Gratta & Vinci o a uno qualunque dei concorsi mangiasoldi che pare entusiasmino i miei connazionali. Anche le schedine andrebbero bene, eh. E' che non i numeri la cosa mi vien meno bene che con le persone. Questione di prevedibilità, credo. Per quanto lo statistico ci si metta di buzzo buono, alla fine i numeri fan sempre quel che vogliono loro. Con le persone la faccenda è un po' più semplice, una volta che le si è osservate un po'. Ecco perché ci avrei scommesso. E perché su un'altra cosa scommetterei ancora. Si si. E vincerei anche lì.

6 commenti:

  1. si davvero, nun se capisce gggnente :)

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  2. Da ex giocatore posso dirti che, senza neanche volerlo, delle poche scommesse vinte se ne dà ampia notizia e delle tante perse non se ne parla mai. Fino a quando, un giorno, sono i vestiti logori che indossi a far capire a tutti come è andata davvero.

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  3. io invece penso che nonostante tutto le persone siano imprevedibili

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  4. Salvo qualche "numero vincente" io non scommetterei neanche sulle persone.

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  5. @tutti In realtà semplicemente avrei scommesso su un paio di questioni che riguardano persone di mia conoscenza. E devo dire che ci ho preso. Con i numeri non ci provo nemmeno. Perché perderei. Sull'imprevedibilità delle persone, secondo me dipende dall'attenzione con la quale ci si relaziona a loro. E da quanto loro desiderano essere osservate.

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  6. @anonimo Non so se tu sei colui che penso tu sia. Se così fosse, perché non ti appalesi?

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