lunedì 28 febbraio 2011

Family Day

C'è qualcosa che va oltre l'umana pietà. C'è qualcosa che va oltre la commozione. C'è qualcosa che va oltre la solidarietà. Anzi. Che le travalica totalmente. Perché a me questi pellegrinaggi del dolore lasciano perplessa. Pornografia del dolore. Voyeurismo. Né più, né meno. Ne ho sentito uno, stamane per radio, di questi bravi genitori, che giustificava la sua scelta di essersi spinto da Milano a Bergamo, pupi al seguito, per mostrare loro come è davvero il mondo. Ansia da c'ero anch'io, con tanto di foto ricordo. Come accadde, me lo ricordo bene, con quel bimbo nel parmense. Il santino-souvenir per chi si spinse fino ai funerali. Come fece Bruno Vespa, mi ricordo anche questo, tra le macerie de L'Aquila, grufolando alla ricerca della memorabile icona. Perché il dolore, collettivo, diventa evento.

1 commento:

  1. mi sono appena espressa anch'io in merito. ma, siccome non sono brava come te, mi sono limitata ad assegnargli un oscar.

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